Dischi di platino e disco d’oro. Aka cosa si prova?
Le esperienze televisive dunque sono state importanti per la tua formazione. Cosa tieni con te e cosa lasci invece?
Sì assolutamente, sono nato a livello discografico su “X factor” e poi sono esploso con “Amici”. Mi porto soprattutto le critiche ricevute in quest’ultima esperienza: sono una persona che quando subisce prende e porta a casa. Sono permaloso, ma quando non c’è bisogno di essere permalosi cerco di vedere il buono nelle cose e cerco di assorbire il lato giusto della critica.
Come hai affrontato invece il periodo di pandemia, quanto ha influito sulla tua carriera?
Invece adesso sei in tour. Come ci si sente a salire su un palco?
Cosa ti immagini per il futuro?
Sono una persona che ha una visione delle cose molto realistica: posso aspettarmi anche una caduta ma sono pronto a rialzarmi. Spero però che il futuro mi riservi tante belle soddisfazioni. Mi piace sognare: la mattina mi sveglio e amo sognare. Probabilmente oggi sono qui perché ho sognato molto.
Le sonorità della terra campana quanto influenzano il tuo lavoro?
Io porto Napoli con me sempre, nella scrittura e nelle linee melodiche. Cerco molto di lavorare su questo aspetto anche perché il dialetto e la melodia napoletana sono famosi anche per essere hit.
Un’ultima domanda: c’è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare?