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Leandro Da Silva: “Questo lavoro ti porta dalle stelle alle stalle nel giro di un paio d’ore”

Quando si parla di house musica italiana, non si può non pensare a Leandro Da Silva! Dj e produttore italo-brasiliano, ha girato il mondo con la sua musica tra concerti in India, Giappone, Brasile, Miami e in tutta Europa. Ha suonato ai più importanti festival e, ultimo ma non meno importante, si è affermato nel panorama radiofonico come speaker. Abbiamo ripercorso con lui la sua musica, i suoi successi e i suoi sogni.

Leandro quando e come hai deciso di intraprendere questa carriera?

 

Avevi già un genere musicale preferito?

Sì, da bambino mi piaceva tanto il soul, R&B, Michael Jackson… Poi da ragazzi, i miei amici erano pazzi per Gigi D’Agostino, ma a me piaceva già l’house. Mi sentivo quindi diverso dai miei compagni: mi piacevano cose più internazionali!

Tra lo stare dietro ad un microfono e lo stare dietro ad una consolle, cosa preferisci?

Stare dietro ad una consolle! E’ stata una scelta che ho fatto anche dolorosa. Mi sono trovato a fare entrambe le cose e non è stato subito facile. Adesso è normale che, se fai il cantante puoi anche essere un attore o un ballerino, ma prima non era così: se eri una cosa non potevi esserne un’altra. Ho dovuto superare quindi questa forma di pregiudizio ed infatti avevo un alias così che nessuno potesse collegare il Leandro Da Silva della radio con quello che faceva il dj.

Tu ora ti stai dedicando completamente alla tua attività di dj e producer, ma le tue doti da speaker radiofonico (voce, cultura musicale e capacità di intrattenere) sono innegabili…

Ti ringrazio tanto, mi fa molto piacere! Poi sai, nella radio esistono diversi tipi di speaker: c’è chi ha tanta tecnica, chi ha una voce molto riconoscibile, chi sa intrattenere ecc. Io conservo sempre la radio nel mio cuore.

C’è stato qualche momento nella tua carriera in cui volevi abbandonare la musica?

 

La tua agenzia quando nasce invece?

 

Un tuo disco, una tua serata e le collaborazioni a cui sei particolarmente legato?

 

Il tuo futuro?

Speriamo che quello di tutti possa essere roseo! Vorrei tornare ad una normalità, senza troppi pensieri. Poi mi piacerebbe fare dei dischi importanti e sto lavorando per questo, ma non è un cruccio: quello che cerco di fare quotidianamente è fare quello che mi piace e mi considero fortunato perchè riesco a vivere facendo ciò che farei anche gratuitamente.

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