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Mazay: “In discoteca non si canta più ‘Freed from desire’, ma ‘Pioli is on fire'”

E’ uno dei più interessanti deejay e producer italiani, uno dei capisaldi della musica elettronica del nostro paese. Andrea Mazzantini, in arte Mazay ha collaborato con alcuni dei migliori nomi del genere come Benny Benassi ed i Chemical Brothers. Lo abbiamo intervistato il giorno dopo la vittoria dello scudetto del Milan…perchè Mazay è molto famoso anche in ambito rossonero!

Andrea quanto sei euforico?

 

Ti senti di aver contribuito anche tu alla vittoria?

(ride, ndr). Mah guarda, ti dico di sì perché io e Davide Locatelli abbiamo rifatto in chiave dance, in occasione dell’anniversario del Milan, l’inno storico, con un video molto bello girato fuori da Casa Milan. Abbiamo partecipato a questa stagione ed infatti un po’ di ansie c’erano… Però possiamo dire che l’anno in cui abbiamo lavorato per il Milan, i rossoneri hanno vinto lo scudetto.

Durante i festeggiamenti ogni tanto partiva il “Pioli is on fire”. Come non pensarti!

Freed from desire è una canzone che adoro e che suono spessissimo nei miei dj set. Sono sconvolto di come questa canzone sia diventata un inno nelle discoteche. Pensa Matteo che quando tiro giù il canale del volume, la gente canta “Pioli is on fire” al posto di “Freed from desire”, ma non solo i milanisti, anche i tifosi delle altre squadre! In discoteca è ormai un mio momento fisso!

Cosa provi nel poter tornare a far ballare?

 

E che emozioni provi invece nel vedere i numeri che fai?

Cerco di contarli il meno possibile perché siamo arrivati ad un periodo in cui contano solo quelli e io sono assolutamente contrario perchè non permette ai nuovi di uscire. Inoltre i numeri si posso comprare e quindi non è più un gioco leale, diventa una guerra di numeri e non di sound, dove chi ha più potere economico parte più forte.

Ci racconti qualche aneddoto della tua carriera?

 

Qualcuno con cui vorresti collaborare?

La lista è lunghissima! Il mio sogno è sicuramente Calvin Harris: nel mio mondo è il produttore più forte…

Che consigli ti senti di dare ai giovani che vogliono fare questo lavoro?

Partire forti senza prefissarsi subito obiettivi e soprattutto senza copiare artisti. Bisogna esprimere se stessi al 100% e dare tutto. I risultati arriveranno. Se invece si pensa subito ai numeri si perde la magia di questa arte.

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