Blu è una canzone che parla del bisogno che a volte abbiamo di salvarci da soli, per quanto le persone che ci vogliono bene possano starci accanto. La melodia e l’arrangiamento del pezzo sono piuttosto intimi e minimali per sottolineare la delicatezza di questi momenti. È con questo nuovo brano che Rea torna a sorprenderci.
In seguito all’uscita del suo EP di esordio Respiro, avvenuta la scorsa estate, dopo l’avventura televisiva ad Amici, è iniziato per la giovane artista un percorso fatto di fresche novità. Questa canzone rappresenta il primo passo di questo cammino da lei intrapreso.
“Non puoi salvarmi / non mi servi tu”, queste le parole che l’artista canta nel ritornello. I cambiamenti possono essere spaventosi, e non ci si può aspettare che vengano sempre accolti con facilità. Quando si tratta di piantare le radici in una nuova casa, che sia di muri reali o di persone, è importante darsi del tempo. Forzarsi non serve a niente, e, in certi casi, neanche un aiuto esterno ci può cambiare quando si provano determinate sensazioni. Basta sapersi dare del tempo e armarsi di pazienza, per riordinare il proprio groviglio di pensieri.
Rea intrattiene da sempre uno stretto legame con i suoi fan, con i quali non di rado nascono delle interessanti collaborazioni. Tra queste, occorre sicuramente citare la copertina del brano in questione, che è stata realizzata con la partecipazione di Martina Resovaglio. L’artwork, dominato dai toni del blu, raffigura la cantante seduta su un materasso dal lenzuolo stropicciato, con la testa chinata e nascosta tra le braccia. Sulle sue gambe si arrampicano le radici di un arbusto che cresce al suo fianco e che si innestano al terreno: un chiaro riferimento al verso “dammi un po’ di tempo per metter radici in un posto”. In un angolo, dei fogli di carta appallottolati, anch’essi citati nel testo: “tra fogli di carta dove cancellavo tutti i miei sbagli”.