Il Pagante: “Il nostro segreto è la naturalezza”

Tutto nasce nel 2010. L’obiettivo? Quello di creare ironia sullo stile di vita dei milanesi, in particolar modo sui PR e su coloro che acquistano biglietti, ossia i paganti, da cui prende il nome la formazione. Quella che inizialmente era una pagina Facebook, diventa nell’arco di due anni vera e propria musica. E 11 anni dopo, Roberta Branchini, Federica Napoli e Eddy Veerus (nome d’arte di Edoardo Cremona), con la collaborazione di Merk & Kremont, possono vantare successi che, se in un primo momento ironizzavano su determinate categorie di persone, ora ne sono diventati il simbolo. Da Settimana bianca a Radical chic, da Il terrone va di moda a Portofino, tanto per citare alcune delle canzoni più famose, fino all’ultima hit del 2021, Open bar. 

Abbiamo incontrato Roberta e Eddy prima di un loro concerto al Supporter Beach di Fossacesia marina.

Ciao ragazzi, si torna a cantare e ballare dopo un periodo di stop. Sensazioni ed emozioni?

Eddy: Beh durante questo inverno temevamo che questo momento non sarebbe mai arrivato, ma invece con un po’ di pazienza sta tornando la normalità. Speriamo possa continuare anche durante l’inverno…

Roberta: Anche perché siamo davvero contenti di riuscire a fare questi live.

 

Il Pagante nasce come un progetto che ironizza su una certa categoria sociale e crescendo diventa quasi il simbolo di quella categoria. Come vivete questo dualismo e questa evoluzione che avete avuto?

 

Non solo i testi sono il vostro punto forte, ma anche la musica: ormai i ragazzi non pensano più a “Surrender” quando sentono quelle note lì ma a “Settimana bianca”…

Eddy: Sì, tra l’altro c’è stato proposto direttamente dagli autori originali di quel brano di fare il remake e siamo contenti di riuscire a tenere alto il livello di quella melodia.

 

Ci potete svelare qualcosa sul futuro?

Stiamo lavorando ad un album e speriamo possa vedere la luce dopo l’estate.

 

Probabilmente ragazzi con questa intervista vi permettiamo di raggiungere un pubblico al quale solitamente non siete esposti. Come volete approfittarne?

Intervista realizzata da Francesco Jacobitti e Matteo Cotellessa

Thanks to Gabriele Baraldi, Matteo Cantagalli, Rino Paone

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