E’ uscito 3:33 (distribuzione Ada Music Italy), il nuovo album di BIONDO: il disco segna il ritorno del cantante a cinque anni di distanza da Ego e rappresenta per l’artista il racconto di una svolta sia personale che artistica. “3:33”, come racconta il brano Garçon che ha fatto da apripista a questo nuovo progetto discografico, è il simbolo del percorso di crescita umano e musicale, il passaggio di Biondo da ragazzo a uomo e anche dell’evoluzione musicale dell’artista. In “3:33”, Biondo infatti gioca e sperimenta diversi generi, mescolandoli tra di loro e andando oltre alla comfort zone delle sue radici hip hop/ r&b.
Biondo come ti senti per l’uscita di quest’album?
Sono contentissimo: è quasi una liberazione perché ora era davvero il momento giusto per farlo uscire!
Com’è nato?
C’è una traccia a cui tieni particolarmente?
Sì, quella a cui sono più legato, da un punto di vista sentimentale ed emotivo, è sicuramente 20 novembre perché racconto a crudo un sacco di verità anche spiacevoli da ricordare. Fino all’ultimo ero indeciso se mettere o meno quel brano nell’album perché parlo di cose molto personali…
Questo disco segna un po’ il tuo ritorno…
Quanto “Amici” è servito per il tuo percorso?
Il futuro di Biondo?