Ritorno: l’azione, il fatto di ritornare, di venire cioè di nuovo al luogo dal quale si era partiti o ci si era allontanati. Fasma non si è mai allontanato dalla musica, anzi è sempre la sua linfa vitale che gli permette di esprimersi, ma crede fermamente nel fatto che bisogni tornare solo quando c’è veramente qualcosa da dire. E ora è proprio questa la necessità più grande. Eccoci allora all’inizio di un nuovo capitolo della famiglia WFK e l’incipit è “Ma non erano te” (Epic Records Italy/Sony Music Italy), il nuovo brano di FASMA, prodotto da GG.
Fasma che messaggio vuoi trasmettere in questo tuo ultimo brano?
Colpisce sempre come la musica sia un veicolo privilegiato per trasmettere queste emozioni…
Sai, chiunque si occupi di arte riesce a fare cose incredibili come il trasformare dei momenti brutti o di stallo in qualcosa di bellissimo. E’ il regalo più bello che Dio potesse farmi…
Sei carico invece per il concerto del 1° maggio?
Mi faccio un applauso da solo (ride, ndr)! La parte più bella è lo stare su un palco perché la musica si realizza e diventa qualcosa di pratico e di palpabile a tutti. Spero che questo concerto possa essere una speranza a livello visivo e di impatto per tutti coloro che si sono dimenticati di come la musica possa unire. Cercherò di spogliarmi di tutti i carichi di questi anni…
Tornando al singolo, quanto ti senti cresciuto rispetto al passato?
Tra quanto ci rivediamo?
Tra poco, non ho più voglia di fermarmi! Il percorso è illuminato, ora devo solo prendere la strada giusta e continuare dritto.