Folcast: “La musica è evasione senza il bisogno di muoversi”

In un periodo in cui l’intero settore musicale si è praticamente fermato, è il caso di dire Senti che musica! E oltre ad essere un invito, è anche un vero e proprio inno alla ripresa quello contenuto nel nuovo singolo di Folcast, che prende proprio il titolo “Senti che musica”. Una canzone piena di ottimismo, impreziosita da un video girato a Gran Canarie da Giacomo CitroFolcast, terzo classificato tra le Nuove Proposte di Sanremo con “Scopriti” (prod. Tommaso Colliva, che abbiamo intervistato qualche settimana fa), è in radio con il suo nuovo singolo feat Roy Paci e in tour nei principali festival italiani, anche come opening di alcune di date di Daniele Silvestri e Max Gazzè.

Ciao Daniele, raccontaci come nasce il tuo amore per la musica..

Nasce sicuramente da piccolino grazie alla mia famiglia che ha divorato tanta musica e l’ha fatta divorare anche a me e mio fratello che è batterista. E’ da sempre che ho questa passione e ho sviluppato un approccio molto passionale alla musica.

Il 2017 è stato l’anno del tuo primo album…

Un disco praticamente autoprodotto a livello artistico con i ragazzi con cui suonavo al tempo. Siamo un po’ usciti dal garage dove facevamo le prove e abbiamo tirato fuori questo disco. Sono tuttora molto contento di quello che è venuto fuori.

Segue poi, nel 2020, il tuo secondo album, prodotto da Tommaso Colliva

Tommaso è un grandissimo, sia a livello professionale che umano. C’è sempre da imparare da lui: apprendo sempre cose nuove ogni volta che vado in studio e mi sta facendo crescere tantissimo. Sono stato felicissimo di aver iniziato a collaborare con lui.

Quest’anno ti abbiamo visto a Sanremo. Raccontaci la tua esperienza

 

“Scopriti” è stata pensata appositamente per Sanremo?

In realtà no! L’avevo concepita quattro anni fa. Quando poi lo scorso anno ho iniziato a collaborare con Tommaso alla produzione di alcuni brani, Scopriti era tra questi. Ma non avevamo aspettative di arrivare fino alla fine. Quattro anni fa insomma non avrei mai immaginato che avrei fatto Sanremo con la canzone che stavo scrivendo e suonando quel pomeriggio!

Ad aprile hai pubblicato invece il tuo nuovo singolo Senti che musica, che vede la partecipazione di Roy Paci. Tanta roba eh?

Hai detto bene Matteo, Roy Paci tanta roba (ride, ndr)! E’ un artista immenso, trasmette solarità e spensieratezza ma sempre con assoluta caparbietà: non lancia mai messaggi scontati nelle canzoni, sia nei contenuti testuali che in quelli musicali. E’ una persona che rispecchia esattamente la musica che fa e sapere che è stato contento di collaborare con me mi rende orgoglioso di quello che sto facendo.

Senti che musica è un invito a ripartire…

E’ un inno d’amore verso la musica e verso ciò che può offrire. Questa canzone è stata scritta durante il periodo di pandemia e la volontà era proprio quella di lanciare il messaggio di andare altrove anche senza la possibilità di muoversi. Per me la musica è proprio questo: evasione senza appunto il bisogno di muoversi.

Progetti futuri?

Adesso sono in tour. A settembre dovrebbe uscire il mio nuovo singolo che preannuncerà l’uscita dell’Ep che andremo a suonare in band a partire dal mese di novembre. Il programma è suonare e far uscire cose nuove.