Quando Riccardo Zanotti si era raccontato a Sound On per la prima volta, non aveva nascosto un certo timore all’idea di salire sul palco dopo due anni di silenzio assoluto dovuto alle restrizioni imposte per contrastare il Covid-19. Tuttavia, solo un paio di mesi più tardi, il tour che ha visto i Pinguini Tattici Nucleari impegnati in diversi palazzetti d’Italia ha disperso i suoi dubbi sotto ogni singola nota cantata a squarciagola da una marea di gente pronta ad aggiudicarsi i posti migliori già dalle prime luci dell’alba.
Da Treviso a Eboli, da Firenze a Bologna, il “Dove eravamo rimasti Tour” celebra già dal titolo la vera identità della band, rimasta invariata nonostante il passare del tempo e il continuo aumento dei singoli in classifica, e regala una festa adatta a tutta la famiglia, trovando il suo filo conduttore in una serie di ossimori prolungati per l’intera durata del concerto. Non solo perché alle hit più vendute – a partire da “Ridere”, “Giovani Wannabe” e “Ringo Starr” – rispondono canzoni meno famose ma ugualmente importanti per l’ascesa della band, come dimostra “Verdura”. Ma anche e soprattutto per la capacità di alternare le radici rock, che comprendono il tuffo sulla folla di Zanotti, a un momento acustico che regala un’atmosfera decisamente intima e risalta le capacità musicali dei singoli componenti.