Venerdì 3 dicembre Cicco Sanchez ha pubblicato il suo primo Ep, “Nostalgia Liquida”. Un progetto che – come fa intuire il titolo – scava nel dolore e nei ricordi del giovane artista urban pop per convertire le sue esperienze personali in sette brani particolarmente intimi.
Dopo l’inarrestabile successo ottenuto con i singoli “Girasole” e “Poster”, il giovane cantante torinese si lancia dunque in una nuova avventura che comprende anche l’importante collaborazione con Axos e con Casadilego: due contributi totalmente opposti, come spiega lo stesso Cicco Sanchez a “Sound On”, ma necessari per rendere le emozioni descritte ancora più vere.
Se dovessi vedere questo Ep, “Nostalgia Liquida”, come una sorta di percorso, che tipo di viaggio sarebbe?
C’è una canzone alla quale ti senti più legato?
Non ce n’è una in particolare. Penso che ogni canzone metta il giusto tassello per costruire il progetto nel suo insieme. Con “Colpa di Dio”, il brano di introduzione, vado a toccare dei temi molto profondi e personali, perciò se dovessi dirne uno probabilmente sceglierei quello.
Questo progetto contiene due collaborazioni, Casadilego e Axos: come sono nate e cosa ti porti dietro?
Il dolore sembra il sentimento predominante nei tuoi testi. Metterlo in musica come ti aiuta a superarlo?
Lo metto al cento per cento nelle mie canzoni e cerco di liberarmene in questo modo. Non sempre ci riesco, ma quando succede per me è il livello di soddisfazione più alto, cioè scrivere il brano come volevo io, tirando fuori tutto ciò che sento senza tenere niente dentro.
I successi ottenuti con brani come “Girasole” o “La parte migliore di me” hanno sicuramente alzato le aspettative. Senti questa “pressione” quando scrivi oppure riesci a isolarti dal contesto?
Ho capito che quando questa passione diventa un lavoro, la pressione nasce in maniera spontanea, perciò bisogna imparare a scatenarsi un po’, in tutti i sensi. In “Colpa di Dio” do una risposta molto netta rispetto a quello che penso dei numeri della musica e tutto ciò che li riguarda.
Live e nuovi progetti? Cosa puoi annunciare sul tuo futuro?
Innanzitutto penso che questo disco vada ascoltato bene in cuffia. Nel frattempo, noi siamo già in sala prove perché non vedo l’ora di portarlo live, sul palco.