I Santi Francesi oltre X Factor: esce il nuovo Ep “In Fieri”, in attesa di iniziare il tour

La vittoria a “X Factor 2022”, l’uscita del nuovo Ep, “In fieri”, l’annuncio del primo tour e il cambiamento di alcune location per spostarsi in locali più grandi e soddisfare così la grande richiesta del pubblico. Sono questi i principali elementi che descrivono il magico momento dei Santi Francesi, il power duo composto da Alessandro De Santis e Mario Francese. Amano vivere alla giornata e trarre ispirazione da ciò che accade, sono riusciti a trasformare la loro riservatezza in un punto di forza e hanno un’intesa a dir poco unica, raffinata dal tanto tempo trascorso insieme, proprio come raccontato a “Sound On”.

 

 

Siete freschi della vittoria di X-Factor: avete realizzato quello che è accaduto?
È veramente assurdo: assurda l’esperienza, assurdo vincere ed è assurdo vedere cosa sta cambiando adesso nelle nostre vite. Non abbiamo realizzato proprio tutto, però devo dire che solo uscendo in strada e parlando con le persone riceviamo una quantità di calore enorme. E questo ci aiuta a capire che ci sta capitando qualcosa di bellissimo.

 

Il vostro percorso è stato segnato da una grande qualità nelle performance, al punto da farvi provare una sorta di frustrazione perché a volte era considerata scontata. Prima di iniziare il reality eravate già consapevoli del vostro livello, oppure lo avete scoperto settimana dopo settimana?
Non eravamo assolutamente sicuri di nulla. Chiaramente la nostra musica ci piaceva, ci lavoriamo da anni ed eravamo fieri e contenti di poterla condividere. Però non c’era questo tipo di consapevolezza, che poi è quello che portiamo a casa da X-Factor. A proposito della frustrazione a cui hai fatto riferimento, quello è l’unico piccolo neo di un’esperienza comunque bellissima e perfetta. Però non credo derivi dalla nostra consapevolezza, bensì dal sentirsi un po’ fuori posto perché forse non c’è così tanto spettacolo in quello che facciamo. Comunque si tratta di paranoie abbastanza inutili perché il pubblico si è legato a noi e siamo ancora increduli.

 

Come avete appena detto, avete lasciato spazio solo alla vostra musica, mantenendo un basso profilo e quindi andando forse in controtendenza all’attualità

 

Che effetto fa annunciare dei live e doversi spostare in posti più grandi per soddisfare la grande richiesta?
Siamo veramente euforici, appena abbiamo avuto la notizia siamo entrambi esplosi di gioia. Vedere che delle persone pagano un biglietto per il nostro concerto e non basta lo spazio per contenerle è un’emozione incredibile. In posti simili non abbiamo mai suonato, se non per piccole aperture, perciò siamo contenti di portare la nostra idea di live in queste location.

 

Cosa possiamo aspettarci da questi eventi?
Innanzitutto abbiamo deciso di continuare con la stessa formazione live, che prevede anche un batterista e per questo ci sarà anche Daniel Fasano, che suona con noi da qualche anno. E poi ci si dovrà aspettare un bel po’ di strumentale, momenti in cui suoniamo strumenti diversi, molta dinamica sonora con l’idea di lasciare lo spettatore un po’ interdetto. E anche degli ospiti. Tutte cose che immaginiamo da tanto, troppo tempo e che non vediamo l’ora di portare sul palco.

 

Avete in mente anche una sorpresa che riguarda Rkomi?
Per adesso ci possiamo aspettare qualche cena insieme, che sarebbe molto divertente. E da lì in poi chi lo sa. Lavorare insieme sarebbe bellissimo e interessante, quindi vedremo. Per noi è assolutamente sì.

 

 

Visti dall’esterno, la vostra intesa sembra davvero perfetta: come si spiega?
Perfetta chiaramente è un’iperbole, però credo si debba passare tanto tempo insieme, oltre a una serie di caratteristiche compatibili e a una buona dose di fortuna. Noi viviamo in simbiosi da quando ci siamo conosciuti e abbiamo preso la musica in maniera molto seria sin da subito; inoltre conviviamo nella stessa casa a Milano da un anno e quando si passa così tanto tempo insieme ci si conosce nei minimi dettagli, fino a pensare le stesse cose senza nemmeno il bisogno di dirsele.

 

Oltre all’Ep appena uscito e ai live annunciati, quali sono i prossimi passi dei Santi Francesi?
Come dicevamo poco fa, noi viviamo alla giornata e probabilmente continueremo così per un po’ di tempo, lasciandoci investire da tutte le attività a cui stiamo andando incontro. Chiaramente ora il focus è sull’Ep e sui concerti, con la speranza di poter aggiungere anche qualche data e poi tornare a pubblicare il prima possibile.

 

 

di Alessandro Ventre