Dopo aver emozionato il pubblico e la comunità LGBTQ+ di cui è portavoce
sin dal suo esordio con “Io sono unico”, brano-manifesto che si erge come
testimonianza del suo attivismo contro ogni forma di discriminazione, Jack
Scarlett torna a scavare a fondo nell’animo umano con Discorsi a metà (Top
Records), il suo nuovo singolo che esplora l’amore attraverso la lente della
nostalgia e del rimpianto.
In questo piccolo capolavoro acoustic-pop, il cantautore milanese la cui
mission si riassume nel motto “La nostra unicità è il nostro vero super
potere”, cattura l’essenza dell’amore in un’ineccepibile narrazione intrisa di
profondo rispetto per la sua natura effimera, dando voce ai silenzi e a quei
dialoghi interrotti che diventano battiti lenti, aritmici e sospesi, incatenati tra i
frammenti di un cuore infranto.
Dipingendo tra le note la malinconia e il doloroso ricordo di ciò che è stato,
con la rassegnazione verso un sentimento che, pur vibrando puro e radioso,
si rivela inafferrabile e fugace, Jack Scarlett converte in musica una suggestiva
riflessione sulle sfumature più oscure delle relazioni, spesso trattate con
leggerezza e superficialità, che nel brano assumono un significato molto
intenso. L’introspezione si traduce in un’opera intima che indaga le
profondità emotive dell’amore, andando oltre la superficie luminosa spesso
rappresentata nella musica leggera, per toccare le zone nascoste e dolenti di
questo sentimento dal valore e dall’accezione universali. Jack affronta temi
come la frustrazione, l’interdipendenza e l’arrendevolezza dinanzi ad una
realtà differente rispetto a quella sperata con la cruda sincerità che deriva
dalla consapevolezza, offrendo agli ascoltatori uno sguardo autentico e privo
di edulcorazioni sulle sue esperienze personali e su tutte le emozioni che ne
derivano.