Un nome accattivante ed una bellezza mediterranea: MadEleine. Ed un singolo in uscita il 6 giugno 2025, che ha per titolo “Parte di Lei”. Un brano originale, dedicato a Merangelo Merisi detto Caravaggio (sì, proprio lui! L’artista vissuto a cavallo tra il 1500 ed il 1600, tra i più celebri pittori di tutti i tempi, anticipatore della sensibilità barocca e fondatore della corrente naturalistica moderna). Al secolo Giorgia Casano, cantautrice, MadEleine è romana e giovanissima (non ha ancora venti anni). E nonostante la giovane età, ha già una discreta esperienza artistica nel campo e tanti nuovi progetti in costruzione. L’omaggio in musica a Caravaggio richiama anche il suo amore per la pittura. Nella vita studia, alterna la scuola al lavoro, canta e scrive della sua quotidianità.

La tua musica sembra spaziare tra diversi generi. Come descriveresti il tuo stile musicale e quali sono le tue principali influenze artistiche?
La mia musica ha risentito molto l’influenza dei cantautori italiani, che hanno sempre fatto parte della mia vita, ma oltre ciò ho sempre avuto una passione per le band degli anni 70/80, in particolare per i Queen, che sono stati molto importanti per me, perché, proprio grazie a loro mi sono appassionata alla musica. Io ho uno stile molto cantautoriale, ma cerco sempre di rendere mio ciò che faccio, sperimentando e facendo molta ricerca.
È stata appena pubblicata una canzone su Caravaggio dal titolo PARTE DI LEI. Cosa ti ha ispirato di questo pittore così iconico e controverso? Qual è stata la scintilla creativa che ti ha portato a dedicargli un intero brano?
Avevo studiato il pittore a scuola, il giorno stesso che ho scritto il brano. Ho sempre amato l’arte di Caravaggio e il suo modo di usare la luce per rendere il dramma, ma spiegata dalla mia professoressa di arte, che d’altronde era bravissima e sapeva trasmettere la sua passione, sono venuta a conoscenza della sua storia e di ciò che sta dietro al dramma delle opere. Ho interpretato il suo rapporto con l’arte e con la vita in generale come una vera e propria storia d’amore fatta di contrasti e “giochi di luce”.
Il tuo nickname artistico è MadEleine. C’è una storia o un significato particolare dietro questa scelta? Come si lega alla tua identità musicale?
È legato a un piacevolissimo pomeriggio: mi trovavo in bar e avevo ordinato un cappuccino con dei biscotti e mi hanno portano queste conchigliette buonissime di cui non conoscevo il nome. Ho chiesto il loro nome e mi hanno detto “si chiamano Madeleine”. Questo nome mi ha colpito molto, era elegante, musicale e anche molto dolce. Studiandolo un po’ meglio, ho notato questi giochi di parole al suo interno: Mad come matta, per le follie che mi piace fare, soprattutto in musica, e sembra quasi antitetico rispetto alla delicatezza dei dolcetti (una doppia faccia della stessa medaglia); le maiuscole prese da sole danno “ME”, e fra la “M” e la “E” vi è un ad che in latino significa “verso”, quasi ad indicare che sotto questo nome mi ritrovo. In pratica, vado verso ME stessa, cantautrice poliedrica.
MadEleine “personaggio” e cantautrice: come la definiresti?
Il personaggio è diverso dalla “me” di ogni giorno, è la mia personalità forte. Ognuno di noi ha una parte delicata e una più tosta. Con MadEleine riesco a dare voce alle mie fragilità e ai miei sentimenti, e come cantautrice cerco sempre di essere più trasparente possibile, perché credo che la musica e l’arte siano un filo sottile che lega tutti quanti. Un modo per condividere sentimenti e situazioni che in fin dei conti riguardano l’essere umano. Spero che al pubblico arrivi questa trasparenza e, soprattutto l’emozione e la passione che metto in ciò che faccio.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi progetti musicali imminenti? Ci sono nuovi brani in arrivo, collaborazioni o magari un album in lavorazione?
In questo periodo insieme al mio team di lavoro e soprattutto insieme al mio produttore e musicista Peppe Sferrazza, stiamo ordinando e selezionando tutti i brani che in questi anni ho scritto. Abbiamo scelto fino ad oggi ben 9 brani che saranno inseriti all’interno di quello che sarà il mio primo Album. Sarà un viaggio; un viaggio già fatto, di cui voglio raccontare ogni minima fermata. Sono passaggi di vita vissuta, di quello che fino ad oggi ho percepito e imparato. Aldo Giordano e Peppe Sferrazza sono dei veri e propri sarti, stanno vestendo questi brani esattamente sulla mia persona. Non vedo l’ora di farlo ascoltare al pubblico, e spero tanto possa piacere. Fabio Feliziani, altro mio produttore, sta lavorando all’uscita di questo album e a delle presentazioni in luoghi dove questa mia musica possa ben sposarsi. Mi auguro che il prossimo inverno possa essere di tutti e perché no: portarlo anche nelle case delle persone con alcuni live.