Casadilego tra musica e cinema: esce il singolo “GIARDINO” e primo film in arrivo

Dalla vittoria della quattordicesima edizione di X Factor non si è più fermata e a due anni di distanza spicca ancora l’irrefrenabile voglia di sperimentare, scoprire nuovi orizzonti e misurarsi in nuove sfide musicali e non solo. Elisa Coclite, in arte Casadilego, continua a stupire con sonorità nuove e un percorso artistico che passa dal singolo “GIARDINO”, prodotto dal giovane producer Estremo e disponibile su tutte le piattaforme digitali da giovedì 28 gennaio. Il brano, l’ultimo di una serie di progetti che hanno visto la giovane artista impegnata sulla scena musicale per tutto il 2021, non è l’unica novità che la riguarda, dato che Casadilego debutterà presto sul grande schermo come protagonista del film “My Soul Summer”. Un’esperienza che, come racconta nell’intervista rilasciata a Sound On, le ha permesso di crescere e scoprire un mondo nuovo, da ritrovare sotto diverse forme anche in ambito musicale.

 

 

Il rispettivo visual, invece, si può leggere come un inno alla natura?
Esattamente, si tratta di una rappresentazione estetica e didascalica del testo. C’è tanta natura e tanto verde, che è un colore molto simbolico.

 

Come ti sei trovata nella collaborazione con Estremo?
A me piace veramente molto il suo modo di lavorare. Mi trovo bene anche a livello sonoro, perché sembra che ci piaccia lo stesso mood e lo stesso mondo, che è una cosa molto importante.

 

Analizzando il tuo repertorio, possiamo dire che c’è stata un’evoluzione nel tuo percorso, che forse si può rappresentare anche nel cambiamento della voce. Come lo vivi?
Sì, sotto un certo punto di vista mi avete conosciuto quando avevo 17 anni e ora sto per compierne 19. Sono successe delle cose nella vita e la voce ovviamente cresce e si abitua a quello su cui la posi. Per il momento io sto cercando di farla ritrovare nella sonorità e negli incastri delle parole in italiano, cosa che prima non facevo. In maniera molto naturale si è adattata a quello che stiamo facendo adesso, visto che la voce è estremamente malleabile. Sto ancora cercando delle cose, ma penso che non si debba mai smettere di farlo.

 

Guardando in maniera più ampia al tuo percorso, dove ti collochi?
Chiedi alla persona più sbagliata, perché ho una Fomo (“Fear Of Missing Out”) incredibile e ulteriormente amplificata dalla realtà sociale e artistica, dato che facciamo pop, in cui viviamo. Quindi mi sembra di non aver fatto nulla e a volte sto male per questo, anche se so esattamente che non è così.
Ogni tanto ricordo una cosa che mi aveva detto N.A.I.P., quando non stiamo scrivendo, in realtà dentro di noi stiamo scrivendo tantissimo. Mi torna in mente tutte le volte in cui penso di non fare nulla.

 

Credi che tutto questo sia amplificato anche dalla mancanza dei concerti e dall’affetto che ne consegue?
Non penso. Si tratta più di un aspetto social, digitale, di una questione di velocità. In questo periodo nessuno si ferma, c’è sempre qualcosa di nuovo, milioni di input che arrivano da ogni direzione. Sicuramente soffro senza i live, ma è necessario che prima esca nuova musica.

 

Ti sei lanciata anche nel mondo del cinema, a breve ti vedremo sul grande schermo con “My Soul Summer”. Possiamo definirti un’attrice?
Assolutamente no (ride ndr.), altrimenti gli altri attori giustamente si offendono. Sicuramente sono stata lanciata in questa cosa e all’inizio ero completamente terrorizzata. Avrei voluto dire di no, ma non l’ho fatto perché mi fido molto delle persone con cui lavoro ed è stato un bene perché recitare è meraviglioso. Mi piacerebbe scoprire ancora cosa succede.

 

C’è qualcosa che dal mondo del cinema riesci a trasportare nel in quello musicale?
In realtà sì, il cinema mi ha regalato tante cose che mi aiutano nella scrittura. Purtroppo, e questa è una mia colpa, non sono mai stata una persona appassionata di quest’arte e adesso ho ovviamente dovuto esplorarla. Guardare i film aiuta tantissimo la scrittura, recitare aiuta a trovare in se stessi delle cose che non si sa nemmeno di avere, ma che in realtà esistono.

 

Abbiamo vissuto un’epoca con artisti del calibro di Gianni Morandi o Adriano Celentano, che erano sia attori, sia cantanti. Ora tu capiti in concomitanza con il primo film alla regia di Fabrizio Moro, Emma Marrone che recita in un film e in una serie tv… Si sta riaprendo questa doppia comunicazione?

 

Gli ultimi due anni per te sono stati particolarmente intensi. Se dovessi scegliere un solo insegnamento da conservare e un rimpianto, su cosa punteresti?
Questa è una domanda molto difficile. Tra le cose che mi hanno fatto crescere di più sicuramente X Factor e il film. Forse addirittura più quest’ultimo, non per una questione esterna ma interna, per come ho vissuto il tutto: semplicemente ero più pronta. Come rimpianto direi tutto e niente, se non fosse così non avrei rimpianti…

 

Visto che hai citato X Factor, a due anni di distanza da quell’esperienza hai realizzato cosa è successo nella tua vita?
Adesso so cosa è accaduto, ho capito e riesco a raccontarlo. Ho totalmente dimenticato alcune cose e devo ritrovarle scavando, mentre altre le ricordo perfettamente, come se fosse successo ieri.

 

Quanto ha inciso quell’esperienza nella tua vita?
Tantissimo, è stata la prima vera spartizione delle acque. Senza X Factor, probabilmente starei studiando qualche sonata di Beethoven per un esame in conservatorio. Ora la sto studiando lo stesso, ma non la suonerò da nessuna parte. È cambiato tutto e sono molto felice di questo, perché mi piace molto quello che sto facendo.

 

Che cosa puoi anticiparci sui progetti futuri?
Tanta musica. Sto scrivendo, stiamo lavorando tanto e non vedo l’ora di regalarvi nuove cose. Per il momento c’è “GIARDINO” che è letteralmente un pezzo del mio cuore. Più fermenta, più io capisco che contiene tantissimo di me.

 

 

Alessandro Ventre