Pain party, un viaggio di 14 tracce nell’animo di Don Said

E’ uscito Pain Party, il primo album di Don Said. Curato dal producer Arden, si presenta come un lavoro complesso che fonde la duplice realtà dell’artista e la sua affezione alle radici della cultura hip-hop ad un’anima spiccatamente rap e trap. La narrativa di questo lavoro discografico, anche grazie a beat sapientemente costruiti, risulta di immediata comprensione nonostante una lirica complessa. Al centro di tutto c’è la ricerca spasmodica del divertimento per colmare i propri vuoti.

Una inadeguatezza alla vita di tutti i giorni, guidata dalla solitudine e che colpisce anche nei momenti di socialità, ma che allo stesso tempo comprende anche tanti compagni di viaggio con cui farsi forza, con cui festeggiare i traguardi e con cui condividere pensieri e soprattutto problemi.

Dietro un’armatura fatta di risate, feste e sorrisi, c’è un Don Said consapevole di essere intrappolato in un vortice fatto di inquietudini e sofferenze. Questa corazza viene meno nelle riflessioni fatte in solitudine dal rapper siciliano, che lancia un monito morbido ma severo per ricordare che siamo tutti umani.


“Mi sono ritrovato davanti a un bivio: affrontare il dolore a mani nude o continuare a vivere come se fosse tutto un grande party. Ho capito solo dopo che ogni bicchiere bevuto era un ricordo che volevo eliminare. Alcuni di questi però mi hanno portato a conoscere tante persone, a vivere momenti in cui mi sentivo davvero vivo e felice. Pain Party è questa grande parentesi della mia vita spiegata in musica, con tutti i suoi momenti di dolore e con tutti quei momenti che ancora oggi, con i miei compagni di viaggio, ci fanno alzare i calici e ci fanno brindare. Benvenuti nella mia testa.”

 

Pain Party è un lavoro discografico che coinvolge diverse personalità nazionali ed internazionali finalizzate a valorizzare al massimo i suoi brani: 2Rari in “Goodfellas” rappano su un boom-bap esplosivo, Don Pero in “Piccoli” appare in una chiave unica e inedita, il rapper americano  Lil Kapow è il compagno perfetto per “Black Rari”, Sethu regala una collaborazione delicata e struggente con “Aurora”Sgribaz regala a “Passa Da Qua” uno stile unico, Enzo Benz accompagna il beat di “Esagerati” con il suo timbro unico, Fely dona a “Top Model” uno stile esotico, Madbuddy, firma storica dell’hip hop italiano, colora “I Tuoi Occhi” con il suo inconfondibile tocco.

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