Il compositore Marco Werba vince il Premio Eurocomunicazione 2023

Un meritato riconoscimento ad una musica che incanta gli ascoltatori: il Premio Eurocomunicazone 2023 per la colonna sonora  è andato con questa motivazione a Marco Werba, autore delle note del film “L’Ile du Pardon” di Ridha Behi (una produzione tunisino-libanese).

A Como, presso l’Officina della Musica, nel corso di una serata vetrina internazionale dedicata in questa edizione al mondo delle sette note – ma anche della Settima Arte –  è stato assegnato l’award di categoria al noto compositore e direttore d’orchestra. Il premio, alla prima edizione, si è configurato un appuntamento di successo dai contenuti molto speciali, selezionati e ritenuti di grande qualità da entrambi i portali che fanno capo al Direttore Giovanni De Negri e al suo staff (www.eurocomunicazione.eu www.eurocomunicazione.com). A insindacabile scelta di questa importante realtà comunicativa con sede a Bruxelles, il Maestro Werba ha ricevuto a fine gennaio la telefonata della vittoria e  l’invito a presenziare nell’appuntamento lombardo. Lo abbiamo intervistato successivamente nella sua casa romana, con il trofeo in bella vista sullo scaffale, vicino al Globo d’Oro che ha vinto qualche anno fa e agli altri riconoscimenti in carriera.

Marco Werba

Maestro, “L’Ile du Pardon”sarà distribuito ad Aprile in Tunisia, ma non ha ancora una distribuzione in altri Paesi. Nonostante questo,  la sua musica è stata notata da un importante portale europeo e premiata. Ce ne parli.

“Ho lavorato con passione ad un film che ritengo poetico e molto intenso. Ero in contatto con il produttore Ziad Hamzeh per un altro film, che poi non si è concretizzato, ma lui si è ricordato di me e mi ha proposto di scrivere le musiche di questa pellicola d’autore interpretata tra gli altri da Claudia Cardinale, Katia Greco, Paola Lavini, Alessandro Schiavo. E’  stato stimolante lavorare con il regista Behi, perché è molto esigente,  e prima di arrivare alla scelta definitiva della musica è solito sempre fare varie versioni e valutare più opzioni. Essendo un film ambientato in un’isola tunisina verso gli anni ’50, compaiono varie etnie e culture che si incontrano e si confrontano. Ridha Behi mi ha chiesto di non scrivere una musica che fosse ispirata al mondo arabo, ma che fosse universale. Solo in un brano (The burial) sono riuscito a dare un sapore mediorientale alla musica. C’è un tema principale che si ritrova nell’arco del film, un tema secondario, un brano ispirato all’inno nazionale francese e quello tunisino, un tema legato ai gangsters e alcune musiche addizionali scritte da Bruno Di Stefano e arrangiate da Michele Catania. Erano anni che desideravo recarmi a Londra per incidere una colonna sonora (lì ci sono le migliori orchestre al Mondo, a parte i Wiener e Berliner Philarmoniker). Anche molte musiche cinematografiche di John Williams e del compositore francese Philippe Sarde, ad esempio, sono nate  a Londra con la celebre London Symphony Orchestra. Grazie all’editore Kevin Ferri ho avuto la possibilità di incidere con la English Session Orchestra (specializzata nelle musiche per film) e di poterlo fare negli studi Angel studios, gestiti dagli Abbey Road (gli studi dei Beatles). Per la canzone del film ho infine proposto al regista la cantante Ellen Williams, celebre soprano gallese. Mi aveva colpito una sua cover di ‘No Time to Die’ della saga di James Bond, ed ero sicuro che fosse la persona giusta. Si è convinto facilmente anche Behi”.

Con Ellen Williams sappiamo che ha in programma una nuova collaborazione a breve: di che cosa si tratta?

“Ellen ha interpretato a meraviglia la canzone del film ‘L’Ile du Pardon” e ha anche scritto il testo in inglese. Mi sono innamorato della sua vocalità. Attualmente  stiamo lavorando insieme ad una nuova canzone per il film spagnolo ‘Hybris’, diretto da David Rubira, e sono certo che anche questa interpretazione sarà straordinaria” .

Alla serata di Como ha avuto modo di incrociare un’altra voce a lei nota,  quella di Lanfranco Carnacina. Ripercorriamo un po’ le tappe di questo vostro sodalizio nato da poco, ma già vincente.

“La prima volta vidi Lanfranco Carnacina esibirsi lo scorso anno al programma  The Voice senior su Rai Uno e rimasi colpito dalla sua interpretazione di ‘Knocking on Heaven’s door’ di Bob Dylan. Stavo cercando un cantante che potesse interpretare la canzone del thriller ‘Dig Me No Grave’ diretto da Ranjeet Marwa. Una produzione inglese del produttore indonesiano Djonny Chen.  La voce di Lanfranco mi sembrò perfetta già in quel momento televisivo. Gli inviai un messaggio sui social e lui mi rispose che voleva ascoltare prima la demo. Grazie al  lavoro siamo poi diventati amici. Lanfranco è straordinario. Ha una voce potente e ‘corposa’. L’ho portato con me a Londra, mentre incidevo le musiche de ‘L’Ile du Pardon’, e abbiamo inciso lì la canzone ‘I Feel the Danger’”.

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Per concludere. Quale sogno le piacerebbe realizzare ancora in questo 2023 iniziato già sotto i migliori auspici?

Lavorare per una produzione ‘high budget’. La pellicola ‘Giallo’ di Dario Argento, ad esempio, per il quale scrissi le musiche,  era una produzione statunitense con un nome importante come Adrien Brody,  ma il film non ebbe  successo. Sto ancora aspettando un film ‘giusto’, che possa darmi modo di dimostrare tutto quello che musicalmente ho ancora da dare. A dire il vero,  Ridha Behi è in preparazione con un film d’azione che sarà interpretato da un noto attore statunitense,  e mi ha già comunicato che mi farà scrivere le musiche. Potrebbe essere questa l’ occasione che aspetto. Inoltre, il produttore Ovidio Assonitis è in preparazione con ‘Embryo’, che sarà girato negli Stati Uniti con un protagonista ancora una volta di primo piano. Insomma,  in cantiere ci sono pellicole di rilievo, per le quali mi applichero’ al massimo. Come del resto sono solito fare. Vedremo cosa mi riserverà il futuro”.

Marco Werba, al secolo Marc Adam Werblowsky, ricordiamo essere nato a Madrid, con alle spalle studi classici in Francia, in America e in Italia, esattamente a Roma, dove attualmente vive.  Trattasi di un musicista e direttore d’orchestra molto noto ed apprezzato nell’ambiente cinematografico, dal background completo e dalla raffinata e colta sensibilità artistica. Al suo attivo, titoli cinematografici di spessore quali Zoo, Anita, Giallo, Amore e libertà – Masaniello, Il delitto Mattarella, Seguimi e Pop Black Posta e La Grande Guerra del Salento.

 

 

 

 

 

 

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