Il Primavera Sound Barcelona chiude un’edizione ricca di trionfi musicali e passa il testimone a Madrid

con la collaborazione di Francesca Polsoni, Massimiliano Ferla e Silvia Iannamico.

Cala il sipario sul Primavera Sound di Barcellona. Un bilancio? Tutto secondo i piani e anche di più! Dopo ventuno edizioni infatti, si sono unite in maniera sublime tradizioni familiari e molte sorprese. Le previsioni si sono avverate con i Pet Shop Boys che hanno sublimato il concetto di performance nel giorno di apertura, con i Blur, che hanno suonato Luminous per la prima volta dopo oltre due decenni, e poi ancora con i  Ghost, che hanno allestito un confessional  per espiare i peccati dell’heavy metal!

Un’edizione che, recuperato il suo status di evento urbano che articola la sua attività su sette giorni, ha riunito 193.000 spettatori nelle tre giornate principali in un Parc del Fòrum rinnovato per il occasione: la nuova disposizione dei palchi e le variazioni nei bar e nelle aree di sosta hanno portato a un’esperienza confortevole e fluida in un sito sempre vivo.

 

Ma siccome al Primavera Sound l’esplosione musicale è straripante, dobbiamo parlare di un’intera settimana di spettacoli che ha riunito 253.000 persone. In totale, 317 spettacoli che ancora una volta hanno trasformato Barcellona nella playlist più unica al mondo. Inoltre, Primavera Pro è stato ancora una volta il punto di riferimento per il dibattito e il networking per il settore con la partecipazione di oltre 3.000 professionisti accreditati provenienti da 65 paesi diversi.

 

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