E’ uscito Pain Party, il primo album di Don Said. Curato dal producer Arden, si presenta come un lavoro complesso che fonde la duplice realtà dell’artista e la sua affezione alle radici della cultura hip-hop ad un’anima spiccatamente rap e trap. La narrativa di questo lavoro discografico, anche grazie a beat sapientemente costruiti, risulta di immediata comprensione nonostante una lirica complessa. Al centro di tutto c’è la ricerca spasmodica del divertimento per colmare i propri vuoti.
Una inadeguatezza alla vita di tutti i giorni, guidata dalla solitudine e che colpisce anche nei momenti di socialità, ma che allo stesso tempo comprende anche tanti compagni di viaggio con cui farsi forza, con cui festeggiare i traguardi e con cui condividere pensieri e soprattutto problemi.
Dietro un’armatura fatta di risate, feste e sorrisi, c’è un Don Said consapevole di essere intrappolato in un vortice fatto di inquietudini e sofferenze. Questa corazza viene meno nelle riflessioni fatte in solitudine dal rapper siciliano, che lancia un monito morbido ma severo per ricordare che siamo tutti umani.

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