Un viaggio fuori e dentro di sé: Sacchini presenta “L’estate dopo la maturità”

L’estate dopo la maturità è un viaggio fuori e dentro di sé, nel ricordo di quando si era poco più che adolescenti: Sacchini spinge a lasciarsi andare alla frenesia della città e delle cose che non conosciamo ancora, le libertà, i limiti che scegliamo di infrangere e quelli che invece ci diamo da soli, tra le infinite possibilità che si aprono sulla vita alla fine del liceo. Tutto è già diverso ogni giorno e non te ne sei nemmeno reso conto…

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Althea canta la sofferenza dell’amore per un prete

Oggi conosciamo Althea, ovvero Lucia Castellano, e il suo ultimo brano Baudealaire. Pianista e tastierista, da sempre si è dedicata a progetti musicali di sole donne, tra cui la partecipazione con un gruppo di musiciste al videoclip di “Certe donne brillano” di Ligabue. Dopo il singolo d’esordio Miele sulla pelle, è uscito con il suo ultimo singolo sotto l’etichetta Orangle Records, distribuito dalla Universal.

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Illuminare il buio: Coron fuori con “Fulmini”

Fulmini è una presa di consapevolezza di quanto sia fugace il bellissimo amore che si sta vivendo, una presa di consapevolezza della paura di perdere chi si ama, di non essere abbastanza, di smettere di rendere felice l’unica persona che si vorrebbe far felice. Coron ci ha presentato questo suo ultimo brano: il titolo è preso dalla parte più importante del ritornello “siamo fulmini in un cielo dove forse è tardi, per esplodere nel buio come due petardi”. Illuminare il buio, fare rumore nel silenzio, tutto quanto insieme… ma forse tutto quanto troppo tardi.

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I Jaspers presentano “Le laid c’est beau”, un’analisi per chi vive nelle grandi città

Dopo “Rockstar” e “Dante”, il ritorno sulla scena musicale dei Jaspers passa da “Le laid c’est beau”, un brano che riflette sulla qualità della vita nelle grandi città, dove gli abitanti arrivano ad apprezzarne anche i difetti.

 

L’eclettica e inconfondibile band nata nel 2009 e composta da Fabrizio Bertoli e Giuseppe Ferdinando Zito (voce), Erik Donatini (basso elettrico), Eros Pistoia (chitarre), Francesco Sgarbi (tastiere) – oltre all’attuale collaborazione di due diversi batteristi, Roberto Gualdi e Marco Antoniazzi – riprende un’espressione attribuita a Victor Hugo per scattare una nuova fotografia della realtà urbana e lo fa attraverso la combinazione di un testo profondo e sonorità tratte da vari generi musicali.

 

Una ricetta vincente che, come racconta la stessa band a “Sound On”, fa parte di un progetto che nel prossimo autunno sarà ancora più concreto grazie alla pubblicazione del nuovo album.

 

 

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