Aka7even: “Posso aspettarmi anche una caduta ma sarei pronto a rialzarmi”

Doppio disco di platino per Mi Manchi, doppio disco di platino per Loca e disco d’oro per l’album Aka7even: sono gli ultimi traguardi che certificano un successo inarrestabile, quello di Luca Marzano, in arte Aka7even. Classe 2000, si appassiona alla musica da giovanissimo, e questa passione diventa per lui rifugio e scudo in ogni momento della sua vita. Il suo primo singolo ufficiale rilasciato come Luca Marzano, Niente se non te, diventa virale in pochissimi giorni ed il videoclip che lo accompagna, a meno di un mese dalla pubblicazione su YouTube, raggiunge e supera il milione di views. Nel 2019 Luca decide di cambiare direzione artistica sposando una progettualità maggiormente contaminata dalle sonorità urban pop d’oltreoceanoI suoi brani, di cui cura spesso le produzioni, e l’originalità del progetto lo portano a collaborare con tante star della scena urban italiana sino a novembre 2020, anno in cui partecipa alla ventesima edizione di AmiciProprio durante questo percorso, Aka mette in mostra le sue doti canore e di poli-strumentista, (suona chitarra, basso, batteria e pianoforte).
Noi di #Soundon lo abbiamo incontrato e Aka ci ha raccontato questa sua esperienza nel talent di Maria De Filippi ma non solo: ci ha svelato anche il ruolo della musica nella sua vita, le emozioni per il tour e i suoi sogni per il futuro…

Dischi di platino e disco d’oro. Aka cosa si prova?

 

Le esperienze televisive dunque sono state importanti per la tua formazione. Cosa tieni con te e cosa lasci invece?

Sì assolutamente, sono nato a livello discografico su “X factor” e poi sono esploso con “Amici”. Mi porto soprattutto le critiche ricevute in quest’ultima esperienza: sono una persona che quando subisce prende e porta a casa. Sono permaloso, ma quando non c’è bisogno di essere permalosi cerco di vedere il buono nelle cose e cerco di assorbire il lato giusto della critica.

Come hai affrontato invece il periodo di pandemia, quanto ha influito sulla tua carriera?

 

Invece adesso sei in tour. Come ci si sente a salire su un palco?

 

Cosa ti immagini per il futuro?

Sono una persona che ha una visione delle cose molto realistica: posso aspettarmi anche una caduta ma sono pronto a rialzarmi. Spero però che il futuro mi riservi tante belle soddisfazioni. Mi piace sognare: la mattina mi sveglio e amo sognare. Probabilmente oggi sono qui perché ho sognato molto.

Le sonorità della terra campana quanto influenzano il tuo lavoro?

Io porto Napoli con me sempre, nella scrittura e nelle linee melodiche. Cerco molto di lavorare su questo aspetto anche perché il dialetto e la melodia napoletana sono famosi anche per essere hit.

Un’ultima domanda: c’è qualche artista con cui ti piacerebbe collaborare? 

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